giovedì 19 aprile 2007

Qualche giorno fa in tv parlavano del volontariato, purtroppo non ho seguito attentamente la faccenda, comunque il succo del discorso era, ed è , che il volontariato non deve divenire un lavoro a tempo pieno non retribuito e non deve essere il sostituto di un vero lavoro. Il volontariato dovrebbe esser un ausilio in più ad un sistema, quello sanitario, che aiuti a svolgere meglio le attività. Belle parole ma nei fatti è tutto l'incontrario, non per questo le Anpas, Misericordie ecc. sono divenute onlus e possono assumere con dei contratti veramente ridicoli. I dipendenti sono sottopagati, pochi diritti e tanti doveri, anche gli straordinari sono ridicoli, unica cosa positiva, sono contratti classici, non precari. La media giornaliera di lavoro sono 10 ore, anche volendo rispettare le sei o otto ore diventa impossibile. Inoltre è un lavoro un poco logorante, a volte (spesso) non riesci a finire un servizio che a ruota ne devi far un altro (perchè anche in questo settore ci sono sia dei disservizi, ma carenza di mezzi e volontari, anzi no diciamo così le richieste di assistenza (incidenti, servizi per visite, trasferimenti...) sono tante visto che la popolazione è numerosa, non solo essendo chiusi i manicomi tutti i malati psichiatrici ogni qual volta che "si sentono male" chiamano il 118. Non voglio addentrarmi nei tecnicismi voglio solo dire che il sistema sanità va avanti grazie a tutti quei lavoratori e volontari che sono sfruttati da un sistema che non riesce a imporre una regola ferrea, a parole sono tutti bravi, ma nei fatti il volontariato resterà un lavoro non pagato!.

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