mercoledì 17 maggio 2006

Quanto è dura la vita o quanto riusciamo a complicarla? Sono sempre stata una persona ambiziosa, ma nello stesso tempo ho sempre accettato quello che passava il convento ho fatto tanti lavori da quelli più umili a quelli con responsabilità, ho accettato una sfida un anno fa... dopo tanti anni di gavetta e di svariati lavori a volte precari potevo meritarmi di avere qualcosa di mio per un futuro migliore. In fin dei conti credo che chi non risica non rosica. Mai errore più grande, mai più!!! ho imparato la lezione, oggi giorno anche le persone che ti sono amiche se capita l'opportunità ti voltano le spalle. Siccome l'economia è in crisi e tutte le varie scusanti del caso... l'attività non è decollata e ora mi ritrovo indebitata costretta a chiudere per non pagare le tasse su ciò che non ho guadagnato (su questo avrei da dire molto ma lascio lo sfogo alla prossima volta) e tutti i miei sogni sono andati in frantumi. Mi dicono che sono forte, rimangono esterrefatti dalla forsa d'animo, ma io sto male mi sento fragile, precaria, vulnerabile, faccio fatica a pensare, non mi fido di nessuno, i miei sono preoccupati e questo è un macigno sulla mia coscienza, il mio compagno sempre positivo e disponibile se potesse spaccherebbe il mondo e io vorrei scappare da tutto e tutti. Quante riflessioni in questi momenti.... quanti pensieri buoni e cattivi e io che non mi riconosco più non sono più io quasi quasi mi odio e per carattere io che sono severa con me stessa non mi concedo niente. Sono confusa, incerta una bandiera al vento, arrabbiata.... e con un futuro di nuovo da costruire uffa quanto dovrò ancora lottare? Vorrei avere un figlio ma in questo momento sarebbe un problema.... eppure....

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