lunedì 27 maggio 2013

La sveglia suona, è la prima della tenda in cui dormo; c'è chi russa profondamente, chi si gira dentro quel sacco a pelo che tanto ci avvolge e che è un caldo abbraccio dopo una giornata di lavoro, qualcuno forse maledirà il suono della sveglia. La vita al campo è anche  questa. I ritmi sono diversi dalla vita normale, ogni gesto quotidiano non è come nella normale quotidianità; è come essere portati in un'altra dimensione di vita. Affannosamente e sempre nelle braccia di Morfeo mi accingo ad andare al bagno, pensando ad una gustuosa colazione, qualcosa di caldo ci vuole la notte è stata fredda. I primi "buongiorno" sono per chi è già in cucina a preparare le nostre colazioni, già tutti sorridenti e pronti per la loro giornata di fuoco (ci sarà il pranzo e la cena da preparare), fortunatamente non c'è fila per la colazione, un bel tè caldo è quello che ci vuole. Poco a poco la lucidità prende il sopravvento, pronta per andare in Som. Qualche Logistico è già al pezzo, l'idraulico che finisce di sistemare alcuni impianti, l'eltretticista che è alle prese con un impianto elettrico, c'è chi già monta nuove tende e chi inizia a sistemare dentro ai container. La Som apre sonnecchiosamente e i "sommisti" arrivano silenziosamente; da li a poco arriveranno nuovi confratelli e la giornata prenderà il suo via con la sua frenesia, i suoi problemi, a poco a poco il campo prenderà sempre più vita, ai primi 100, si affiancheranno nuovi confratelli.

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