giovedì 27 dicembre 2012

Sono una donna e sono fermamente convinta nella difesa dei diritti alla donna. La nostra società è puramente maschile e maschilista, non ci sono possibilità di carriera a certi livelli. L'uomo è sempre avanti e non lascia spazio alla donna. Sicuramente è per inisicurezza, per motivi storici, per pregiudizi, per non saper capire il confronto con una donna. L'uomo ci relega a certi ruoli, ci vede in certe vesti, non paventa che una donna possa essere migliore; e noi donne che vogliamo i diritti, glielo permettiamo; anche se, alcune di noi lottano per la "vera parità".
Si è colpa anche di noi donne che a volte soprassediamo, a volte ci piace solleticare la nostra voglia di sentirci desiderate, ci piacciono i vestiti, la seduzione, ma lo facciamo nel modo sbagliato, permettiamo agli uomini di sottometterci. Non dovremmo più ambire a fare le veline, o il grande fratello, compatte dovremmo ambire a divenire una vera "first lady" e penso alla Signora Clinton, o alla Pivetti (guardando in casa nostra tanto per citare due nomi) dovremmo prenderci dei ruoli al pari dell'uomo, nella vera società, non in quella virtuale della Tv. Dovremmo imparare a denunciare gli abusi di ogni genere, a combatterli con le loro stesse armi. Dovremmo si far valere i nostri diritti di donna, a diventare mamma, ma non riunciando alla carriera o abusando dei diritti concessi.
Noi donne dovremmo sostenerci, dove non arriva una arriva l'altra, invece viviamo di gelosia, invidia, di paura che lei sia megli di me, non capendo che se fossimo unite saremmo una vera forza.

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