martedì 5 giugno 2007

Se domenica era una bellissima giornata di sole, oggi piove e mi girano piuttosto perchè non posso andare al mare. Comunque la tintarella l'ho già presa non devo preoccuparmi. Però non riesco ad uscire con il mio giocattolino nuovo, la macchina fotografica, e non so come divertirmi. :).
Alle scuole medie ho avuto un professore di educazione tecnica che ci ha insegnato a fare fotografie, sviluppare a colori e in bianco e nero, fare i foto montaggi ecc., inoltre ero in coppia con un compagno, il cui padre era, ed è tuttora fotografo con tanto di due negozi e per me era un onore stare insieme a lui (Paolo) (ma quanto ero stupidina).
Mi ricordo che il pomeriggio ci incontravamo a casa mia e a piedi giravamo nei dintorni a fare foto. Il tema assegnatoci era"l'inquinamento, il degrado della città" (roba del genere...), abbiamo fotografato cartacce, bidoni della spazzatura, prati pieni di cartacce ma credo che la foto più bella sia stata quella scattata allo scarico di una fabbrica o meglio di una raffineria di olio da tavola Sagra. Lo scarico finiva nel fiume che attraversa la città il Burlamacca, creando una schiuma bianca. Cosa credevamo di fare? Sicuramente ci siamo divertiti, ma quanto eravamo piccoli, indifesi e buffi. Ci sembrava di aver fotografato una cosa eccezionale ed invece era uno scarico fognario di una fabbrica, più che lo scarico avremmo dovuto (concedetemi ciò che sto per dire) fotografare l'aria per l'odore acre che quasi quotidianamente c'era nell'aria, un odore cattivo forte che faceva girare la testa nei giorni di arsura estiva. Anche quello era inquinamento.
Poi siamo passati al mare e le foto in bianco e nero del mare furono veramente un successo. La foto dopo una mareggiata, bottiglie di plastica, tronchi, reti da pesca, palline da tennis, sacchetti della spazzatura, la spiaggia dopo una domenica ricca di cartacce, lattine e feci di cane.
Ed è da questa esperienza che diciamo ho una piccola passione per la fotografia anche se non sono un artista.

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